Le registrazioni saranno presto disponibili
I webinar si svolgeranno al termine del primo quadrimestre.
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Un mare di sostenibilità
Descrizione
Questo modulo si prefigge di trasferire ai docenti strumenti mirati ad accrescere la conoscenza e la consapevolezza degli studenti sull’importanza della tutela e gestione degli ecosistemi marini e delle loro risorse in linea con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Inoltre “educare all’oceano” è uno degli obiettivi del Decennio della Scienza del Mare per lo Sviluppo Sostenibile (2021-2030) per far comprendere a tutti l’importanza e il ruolo degli oceani nelle nostre vite. I docenti saranno introdotti alle principali minacce che oggi insistono sui nostri oceani con un focus particolare sul Mar Mediterraneo. Saranno inoltre presentati casi di studio di successi o sfide legate alla sostenibilità marina per stimolare all’analisi dei fattori che contribuiscono al successo o all'insuccesso delle iniziative di sostenibilità, con l’obiettivo di fornire ai docenti una nuova visione utile a favorire una didattica STEM che rafforzi il legame tra scuola e mondo della ricerca.
Relatore: Salvatrice Vizzini
Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare-DiSTeM e Centro di Sostenibilità e Transizione Ecologica-CSTE, Università degli Studi di Palermo & Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare-CoNISMa

Onde di conoscenza: strumenti di comunicazione per parlare di oceano a scuola
Descrizione
“Onde di conoscenza” è un modulo formativo della durata di 2 ore rivolto a docenti di scuole di ogni ordine e grado, dedicato alla comunicazione dell’oceano in chiave scientifica, interdisciplinare ed espressiva. Il percorso intreccia contenuti legati all’oceano – alla sua tutela, al suo ruolo essenziale per il clima, la biodiversità e la vita sul pianeta – con strumenti di comunicazione scientifica, per sviluppare competenze nel rendere questi temi coinvolgenti ed accessibili a tutti. Il modulo, attraverso il tema della comunicazione del rischio ambientale, esplora metodologie e strumenti interattivi (giochi, esperimenti, narrazione) per realizzare una comunicazione capace di veicolare conoscenza scientifica e al tempo stesso di promuovere comportamenti sostenibili. L’oceano è proposto non solo come oggetto di studio, ma come ambiente narrativo, simbolico e progettuale, da cui partire per costruire linguaggi trasversali, capaci di dialogare con pubblici diversi e rendere i messaggi universalmente fruibili. Non si tratta di un modulo esclusivamente rivolto all’area scientifica, ma di un’opportunità formativa pensata per coinvolgere docenti di italiano, lingue straniere, arte, tecnologia e comunicazione, favorendo la creazione di prodotti multidisciplinari che integrino contenuti scientifici, linguaggi creativi, strumenti narrativi e strategie comunicative contemporanee (es. podcast, video brevi, narrazioni visive). I partecipanti saranno accompagnati in un percorso che valorizza la dimensione comunicativa del sapere, offrendo spunti per progetti espressivi e multicanale a partire da un focus tematico comune: l’oceano. Argomenti del modulo: - Breve intro ai concetti oceanografici chiave (ocean literacy) - L’oceano come spazio narrativo - Comunicazione della scienza, dall’informazione al messaggio chiave - Idee per gli spazi laboratoriali – gioco, esperimento, narrazione - Guida allo storytelling, podcast, attività visual - Caso studio MEANING: arte, emozioni e scienza
RELATORE: Nadia Lo Bue, Federica La Longa, ricercatrici INGV
EAS (Esipodi di Apprendimento Situato) nell'educazione ai rischi naturali
Descrizione
Il modulo introduce allo studio dei terremoti e maremoti storici con la metodologia degli Episodi di Apprendimento Situato (Rivoltella, 2013). Applicheremo la didattica per EAS al contesto dell’insegnamento delle Scienze della Terra e, in particolare, per la comprensione dei fenomeni geologici e la mitigazione dei rischi naturali. Sarà uno spunto per acquisire uno schema robusto applicabile anche ad altri argomenti. Molti sono i riferimenti pedagogici su cui si basa il metodo EAS, a partire dalla “scuola del fare” di Freinet sino alle teorie riconducibili a Montessori, Bruner, Gardner e Don Milani. In particolare, questa metodologia fa suoi i presupposti dell’attivismo pedagogico, del mobile learning e micro-learning di Pachler ed è riconducibile al post-costruttivismo. L’EAS capovolge la tradizionale lezione frontale ed è articolato in 3 fasi: preparatoria, operatoria e ristrutturativa (debriefing), che sperimenteremo direttamente. I ricercatori descriveranno diversi EAS progettati per diversi ordini di scuola (secondaria di primo e secondo grado), mostreranno esempi e realizzazioni di elaborati digitali di vario genere (fumetti, poster interattivi, video, modellini, interviste, pubblicità) per favorire la creatività e dare spunti ai docenti che vorranno cimentarsi con le loro classi sperimentando gli EAS sui topic di ricerca di INGV. Sarà un'occasione per affrontare in modo partecipativo argomenti complessi e attuali di rilevanza per la Società.
RELATRICI: Giovanna Lucia Piangiamore & Alessandra Maramai, ricercatrici INGV
Cavalchiamo l’onda. Educazione al rischio tsunami!
Descrizione
Questo modulo si prefigge di trasferire ai docenti una metodologia finalizzata ad accrescere la conoscenza e la consapevolezza degli studenti di scuole medie inferiori e superiori sul rischio indotto dai maremoti. Questo rischio è uno dei più difficili da gestire, specialmente nel Mediterraneo, a causa della relativa rarità del fenomeno e della conseguente sottostima del rischio. In realtà, il nostro mare è stato sede di oltre 200 eventi di maremoto, come quello di Creta del 365 d.C., Messina del 1908 e dello Stromboli nel 2002 solo per citarne alcuni che hanno avuto un impatto notevole sulle nostre coste. La metodologia proposta prevede il coinvolgimento attivo degli studenti attraverso la somministrazione di un questionario interattivo, già sperimentato in alcune scuole, e l’uso di materiale multimediale utile per comprendere la dinamica del fenomeno.
RELATORE: Laura Graziani, Ricercatore INGV
Giochiamo con le scienze del mare
Descrizione
L'INGV, con questo corso, vuole offrire strumenti innovativi per insegnare le scienze della Terra in modo divertente ed efficace. L'Ente, infatti, da anni crea giochi educativi pensati per tutte le età. In particolare, in questo corso parleremo di quelli che trattano di scienze del mare. Tra i molti temi affrontati dai giochi si parlerà della catena alimentare marina, le maree, i cambiamenti climatici e molto altro.
Questo corso:
- mira a guidare l'insegnante nell'utilizzo dei giochi scientifici sul mare dell'INGV, ideali per lezioni interattive e coinvolgenti;
- mostra come i ricercatori INGV hanno creato giochi in collaborazione con insegnanti e studenti, stimolando la loro creatività e il pensiero critico;
- mostra come questi giochi siano efficaci in diversi contesti (in classe, durante eventi di divulgazione, a casa).
Partecipa al nostro corso e scopri come rendere l'apprendimento delle scienze marine un'esperienza indimenticabile per i tuoi studenti!
Relatore. Marina Locritani, INGV
Ascoltando gli Oceani: introduzione alla bioacustica marina per la scuola
Descrizione
Avete mai provato a immergere la testa sott’acqua e ad ascoltare i suoni circostanti, cercando di identificare gli organismi o i processi che li producono? Ogni ambiente marino possiede un proprio paesaggio sonoro, caratteristico ed in continua evoluzione. In ecologia, questo paesaggio è descritto attraverso tre categorie principali di suoni: le biofonie, ovvero i suoni prodotti dagli organismi viventi (come i fischi dei delfini); le geofonie, cioè i suoni di origine naturale non biologica (es. vento, pioggia, onde, terremoti); le antropofonie, generate dalle attività umane (es. traffico navale, sonar, costruzioni costiere). La somma di queste componenti dà vita a un mosaico acustico che ci racconta molto dell’habitat in cui ci troviamo, un paesaggio che non è mai statico ma varia tra il giorno e la notte, tra le stagioni e segue i ritmi naturali e sociali delle specie che lo abitano.
Per milioni di anni gli organismi marini hanno sviluppato strategie comunicative basate sul suono: ad esempio i pesci lo usano per difendersi, i delfini per cacciare in gruppo, le balene per mantenere i contatti anche a grandi distanze. Purtroppo nell'ultimo secolo questo equilibrio è stato stravolto dall’inquinamento acustico prodotto dalle attività umane in mare, dalle navi sempre più grandi, dai sonar militari fino alle trivellazioni. Il rumore antropico ha reso difficile per molte specie comunicare, orientarsi o sopravvivere nei nostri mari ed oceani. Oggi più che mai è necessario imparare a rispettare gli ecosistemi marini, da ascoltare e non da sopraffare!
Durante questo webinar, saranno forniti ai docenti strumenti pratici per portare questi concetti in classe attraverso la condivisione di: a) registrazioni di diversi habitat marini; b) slides e video sulla vita acustica degli oceani; c) riproduzioni grafiche/spettrogrammi dei suoni marini; d) schede operative e giochi per attività di gruppo. Tutto questo con l’obiettivo di rendere i ragazzi più consapevoli e sensibili all’importanza del suono nella vita degli oceani.
RELATORI: Francesco Caruso, Sara Ferri, Giulian Capasso, ricercatori Stazione Zoologica Anton Dohrn




