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L'ecologia degli ambienti costieri. Un mondo nascosto sotto i nostri piedi
Un “Mondo Nascosto Sotto i Nostri Piedi" è un progetto educativo mirato a sensibilizzare gli studenti delle scuole superiori di secondo grado sull'importanza ecologica, sulla biodiversità e sulle vulnerabilità degli ecosistemi costieri. Il progetto si articola in tre fasi principali: teoria, pratica e divulgazione. La fase teorica prevede lezioni in aula che introducono i concetti fondamentali dell'ecologia marina e costiera. Verranno trattati argomenti come la zonazione dell'ambiente costiero, la classificazione dei diversi habitat, le catene alimentari e le interazioni tra le specie. Un focus particolare sarà dedicato all'importanza della Posidonia oceanica, una pianta marina endemica del Mediterraneo che forma estese praterie, fondamentali per la produzione di ossigeno, la stabilizzazione dei fondali e come rifugio e nursery per numerose specie ittiche. Saranno inoltre esaminate le principali minacce che incombono su questi ecosistemi, come l'inquinamento da plastiche, l'erosione costiera e i cambiamenti climatici, evidenziando le loro conseguenze dirette sulla biodiversità. La fase pratica rappresenta il cuore del progetto. Le classi potranno sulla base della loro disponibilità programmare uscite didattiche lungo il litorale. Durante queste escursioni, verranno guidati da esperti per esplorare direttamente gli habitat costieri. Attraverso l'utilizzo di strumenti semplici come retini, lenti d'ingrandimento e guide di campo, impareranno a identificare la flora e la fauna locale, come molluschi, crostacei e alghe. L'obiettivo è trasformare il "mondo nascosto" sotto i loro piedi in una realtà tangibile e affascinante. Verrà anche effettuato un campionamento del microinquinamento da plastica, per far toccare con mano l'impatto dei rifiuti. Queste attività non solo rafforzano le conoscenze teoriche, ma sviluppano anche competenze pratiche di osservazione e raccolta dati, tipiche della ricerca scientifica. La fase di divulgazione è l'ultima e cruciale parte del progetto, dove gli studenti diventano i protagonisti. Dopo aver analizzato i dati e le osservazioni raccolte, saranno chiamati a creare un prodotto finale per comunicare quanto appreso. I prodotti possono variare da presentazioni multimediali, a video documentari, a mostre fotografiche o la redazione di un piccolo "Giornale di Bordo" ecologico. Questa fase promuove lo sviluppo delle abilità comunicative, della creatività e della consapevolezza civica, incoraggiando gli studenti a diventare ambasciatori della conservazione marina.
AREE DIDATTICHE DI COMPETENZA: Scienze, Biologia, Italiano, Ed. Civica, Arte, Inglese
RELATORE: Luca Apolloni ricercatore ENEA
TARGET: Studenti della scuola secondaria di secondo grado
DURATA: da definire con il docente

Un Oceano di misure
Un modulo pensato come un viaggio educativo coinvolgente, capace di trasformare la classe in un vero e proprio team di ricerca. Attraverso l’esplorazione del mondo oceanico e del suo ruolo essenziale nella regolazione del clima, il percorso invita a riscoprire e valorizzare le conoscenze pregresse, stimolando nuove connessioni e modalità di apprendimento.
Gli oceani verranno osservati con occhi nuovi: non solo come ambienti popolati da creature affascinanti, ma come sistemi complessi e vitali, custodi di equilibri chimici e fisici che influenzano direttamente la vita sul pianeta. Sarà l’occasione per avvicinarsi alla scienza in modo concreto, attraverso l’utilizzo di strumenti e metodi simili a quelli impiegati dai ricercatori.
Il percorso non si limita alla teoria: prevede momenti di osservazione, raccolta dati e sperimentazione diretta, in cui l’apprendimento si fa esperienza. Un’occasione per costruire competenze scientifiche pratiche e riflettere in modo attivo sui grandi temi ambientali.
A conclusione del modulo, la classe sarà coinvolta nell’organizzazione di una conferenza scientifico-divulgativa: un momento pubblico di condivisione delle scoperte e delle riflessioni emerse, che renderà ogni studente protagonista consapevole del proprio percorso. Un’occasione per dare voce alle idee e contribuire, anche simbolicamente, alla tutela di un patrimonio prezioso e fragile come quello degli oceani.
AREE DIDATTICHE DI COMPETENZA: Scienze, Matematica, Geografia, Italiano, Inglese, Arte, Ed. Civica
RELATORE: Nadia Lo Bue, ricercatrice, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
TARGET: Studenti di ogni ordine e grado
DURATA: Il modulo sarà articolato in un incontro iniziale con la classe, per fornire gli elementi generali e le metodologie per sviluppare il percorso di lavoro in autonomia durante l’anno scolastico, in accordo con gli insegnanti.

I sistemi informativi geografici ed il telerilevamento in ambiente marino
Il modulo è dedicato all’approfondimento delle più moderne tecnologie di analisi e gestione dei dati spaziali applicate agli ecosistemi marini e costieri. Si intende così offrire una panoramica chiara e aggiornata sul ruolo che i GIS (Geographic Information Systems) e le tecniche di telerilevamento satellitare rivestono nello studio, nel monitoraggio e nella gestione sostenibile dell’ambiente marino. Negli ultimi decenni la crescente disponibilità di dati geospaziali ha rivoluzionato le modalità con cui ricercatori, enti pubblici e operatori privati affrontano le sfide legate alla tutela degli habitat e delle risorse marine. I GIS consentono infatti di integrare e analizzare dati eterogenei – fisici, biologici, chimici e socio-economici – producendo mappe e modelli utili per la pianificazione spaziale marittima, la conservazione della biodiversità e la gestione delle attività antropiche. Parallelamente, il telerilevamento fornisce informazioni continue e su vasta scala, permettendo di osservare parametri come la temperatura superficiale del mare, la torbidità, la clorofilla o l’evoluzione delle coste con una precisione sempre maggiore. Il modulo si propone di illustrare i principali strumenti e applicazioni pratiche, con esempi che spaziano dal monitoraggio delle praterie di fanerogame alla mappatura delle barriere coralline, fino all’individuazione di fenomeni legati ai cambiamenti climatici e all’impatto delle pressioni antropiche. Particolare attenzione sarà rivolta all’integrazione dei dati telerilevati con quelli raccolti in situ, per costruire database marini affidabili e accessibili. Attraverso un approccio chiaro e multidisciplinare, il modulo fornirà ai partecipanti le conoscenze di base per comprendere l’importanza dei GIS e del telerilevamento come strumenti di supporto alle decisioni, stimolando al tempo stesso la riflessione sul loro impiego in progetti di conservazione e gestione sostenibile del patrimonio marino e costiero.
AREE DIDATTICHE DI COMPETENZA: Scienze, Geografia, Tecnologia, Inglese
RELATORE: Mattia Barsanti, Ricercatore, ENEA
TARGET: Studenti delle Scuole Secondarie di Secondo Grado
DURATA: da definire con il docente

Come comunicare il rischio per promuovere azioni di protezione degli oceani?
Il modulo offre un percorso di approfondimento sul tema della comunicazione del rischio ambientale, con un focus particolare sulla sostenibilità degli oceani. L’obiettivo è fornire agli studenti gli strumenti necessari per comprendere il ruolo cruciale della comunicazione nella diffusione della conoscenza scientifica e nella promozione di comportamenti sostenibili. Finalità del percorso Il modulo intende sviluppare competenze e consapevolezza sulla comunicazione del rischio ambientale, con particolare attenzione agli oceani come risorsa vitale per il nostro pianeta. Il percorso consentirà agli studenti di apprendere come progettare e realizzare attività di divulgazione scientifica per sensibilizzare il pubblico riguardo alle azioni necessarie per proteggere gli oceani e la biodiversità marina.
Contenuti e obiettivi formativi.
Il modulo si articola sull’esplorazione di due temi principali: il Rischio Ambientale e gli elementi che lo determinano; e la Comunicazione del Rischio, con un focus sugli strumenti per realizzare una comunicazione del rischio efficace.
Gli obiettivi formativi sono strutturati in modo da consentire agli studenti di:
- acquisire conoscenze sulla comunicazione del rischio ambientale;
- sviluppare capacità comunicative per trasformare la conoscenza scientifica in informazioni accessibili, utilizzando linguaggi e strumenti adatti a diversi tipi di audience;
- acquisire competenze utili per realizzare prodotti di comunicazione efficaci per motivare azioni concrete per la tutela degli oceani, sensibilizzando la comunità e promuovendo comportamenti responsabili.
Le attività formative sono sviluppate su metodologie didattiche esperienziali (role-playing, brainstorming, simulate, giochi), che mirano a promuovere un coinvolgimento attivo dei ragazzi.
Risultati attesi
Alla fine del percorso gli studenti saranno in grado di:
- comunicare il rischio ambientale in modo chiaro e comprensibile per il pubblico;
- trasformare la conoscenza scientifica in informazioni accessibili, utilizzando linguaggi e strumenti adatti a diversi tipi di audience;
- motivare azioni concrete per la tutela degli oceani, sensibilizzando la comunità e promuovendo comportamenti responsabili.
- realizzare un prodotto finale fruibile per eventi di comunicazione Il modulo rappresenta un’opportunità per rendere gli studenti protagonisti nella comunicazione del rischio e nella protezione ambientale, utilizzando approcci creativi e scientificamente solidi per un futuro più sostenibile.
AREE DIDATTICHE DI COMPETENZA: Scienze, Italiano, Arte, Ed. Civica
RELATORE: Federica La Longa, Psicologa, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
TARGET: Studenti delle Scuole Secondarie di Secondo Grado
DURATA: Il modulo sarà articolato in un incontro in presenza, della durata di 3 ore e prevede la possibilità, per i ragazzi, di sviluppare un percorso di lavoro in autonomia da concordare con gli insegnanti.

EAS (Episodio di Apprendimento Situato)
Si elaboreranno fumetti sui comportamenti sicuri in caso di tsunami con la metodologia degli Episodi di Apprendimento Situato (Rivoltella, 2013). Molti sono i riferimenti pedagogici su cui si basa il metodo EAS, a partire dalla “scuola del fare” di Freinet sino alle teorie riconducibili a Montessori, Bruner, Gardner e Don Milani. In particolare, questa metodologia fa suoi i presupposti dell’attivismo pedagogico, del mobile learning e micro-learning di Pachler ed è riconducibile al post-costruttivismo. L’EAS capovolge la tradizionale lezione frontale ed è articolato in 3 fasi: preparatoria, operatoria e ristrutturativa (debriefing), che sperimenteremo direttamente. I ricercatori descriveranno le attività da svolgere, spiegheranno l’uso delle App gratuite per l'esecuzione degli elaborati digitali. L’attività operatoria sarà svolta in autonomia dagli studenti. Gli elaborati digitali, corretti dai ricercatori, saranno disponibili in un secondo momento da concordare, per la discussione dei prodotti di ogni gruppo (fase ristrutturativa). Si rifletterà sui contenuti scientifici, approfondendo significati e concetti chiave. Sarà un modo laboratoriale per affrontare in modo partecipativo argomenti complessi e attuali di rilevanza per la Società. I risultati finali verranno presentati dai ragazzi stessi alle altre classi coinvolte in un evento finale.
AREE DIDATTICHE DI COMPETENZA: Scienze, Italiano, Arte, Ed. Civica
RELATRICI: Giovanna Lucia Piangiamore & Alessandra Maramai, ricercatrici INGV;
TARGET: Docenti e Studenti della scuola secondaria di primo grado
DURATA: due incontri di un paio d’ore on line con i ricercatori, ed un eventuale terzo incontro se verrà richiesta dalle classi assistenza durante la fase operativa. Evento finale on line dove i ragazzi presenteranno ai loro pari quanto svolto. Tra il primo e il secondo incontro sarà dato il tempo ai ragazzi, che lavoreranno autonomamente in gruppo, di svolgere la consegna, che gli insegnanti invieranno ai ricercatori per la correzione.
