Descrizione:
Si sente spesso parlare dei maremoti che colpiscono zone esotiche e lontane. Alcuni luoghi ricorrono molto spesso nelle cronache (L’Indonesia e il Giappone, tanto per citarne alcuni) e parlano di coste letteralmente invase dal mare in un flusso che sembra inarrestabile. I racconti del fenomeno e i video che mostrano le onde anomale esprimono un’energia della Natura che spesso va al di là della nostra immaginazione. Sono luoghi ovviamente affacciati sul mare e spesso interessati da una sismicità importante. E siccome sono lontani, sembrano non riguardarci da vicino. Tuttavia, l’Italia ha quasi 8000 chilometri di coste e subisce, in media, 16000 terremoti ogni anno. Qual è la possibilità che uno di questi terremoti causi un maremoto? Per la nostra penisola è un evento impossibile o semplicemente raro? E nel caso si verificasse un maremoto, quali sarebbero le conseguenze sulle nostre coste?
A queste domande rispondono gli studenti in una attività interattiva che si dipana attraverso un percorso che prevede tre fasi. Nella prima un ricercatore terrà una lezione sui meccanismi di generazione del maremoto corredata da una ricca collezione di immagini e video. Gli studenti avranno quindi modo di sviluppare criticamente una ricerca sul fenomeno e valutare se il maremoto è un evento possibile anche in Italia. Nel secondo incontro presenteranno i loro risultati, che verranno discussi con i ricercatori. Questo secondo incontro prevede anche un’attività laboratoriale svolta tramite l’utilizzo di telefoni cellulari con app e siti dedicati. Nell’ultima fase, i risultati ottenuti dagli studenti saranno discussi nell’ottica del rischio, cioè delle conseguenze di un maremoto sulle coste. Anche in questo caso, l’attività sarà svolta facendo uso di interazioni digitali.
Tre incontri (online o in persona) della durata di 1.15 minuti e attività svolta in proprio dagli studenti.
Referente (INGV): Stefano Solarino
Target: Classi delle scuole secondarie di primo e secondo grado